Uscire dalla solitudine
Uscire dalla solitudine dopo la fine di un rapporto.
Forse, se ci siamo isolate, abbiamo avuto i nostri validi motivi. Sicuramente è stata una scelta.
Anche chi lamenta di essere stata abbandonata da tutti sa che in fondo un atto di volontà propria in tal senso ha avuto un peso nel risultato.
Deluse, tradite, incomprese, derise, ci richiudiamo la porta alle spalle. Unica compagnia, rabbia e dolore che si spartiscono il nostro cuore.
La solitudine subìta e voluta ci abbraccia nel momento del rancore, ma ci raggela nella nostalgia.
Non c’è forse niente di peggio della tristezza che ci assale, da sole in casa, nelle tiepide e poi calde serate estive, quando con le finestre aperte ci arriva il suono delle voci allegre nella via.
ContinuaRifarsi una vita
E’ come dire ricostruire, qualche volta partendo da macerie.
Il concetto di cambiamento è quasi sempre abbinato ad un passaggio da una condizione negativa ad una positiva.
E’ un invito che in genere ci viene primariamente suggerito, finchè diventa un nostro imperativo.
Ma non è comunque una rinascita, è solo un mutamento che prevede comunque un abnorme dispendio di energie.
Forse è più indicata la frase “ farsi una nuova vita”.
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Conoscere se stesse
Si presume che ad una certa età, raggiunta la cosiddetta maturità, una persona sia sufficientemente a conoscenza della sua personalità, quanto meno per le esperienze vissute e per i giudizi ricevuti dal prossimo.
Raramente ci si sofferma ad analizzare il proprio modo di essere e di relazionarsi, poiché ormai viene considerato un dato od uno status definito ed immutabile, rodato dal tempo.
Inoltre “essere od essere descritte “ in un certo modo genera una sensazione di sicurezza, perché ci definisce come un quadro riconoscibile e famoso.
Di conseguenza, se gli elementi costitutivi di un quadro sono la tela e la sua cornice, possiamo paragonare la tela alla nostra personalità e la cornice al nostro aspetto esteriore. Si può cambiare la cornice di un quadro, per abbellirlo o renderlo più originale; ma se cambiamo la tela il quadro perde la sua identità.
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Emily Dickinson
Poetessa americana nata ad Amherst, nel Massachusetts, nel 1830. Trascorse la sua vita in questa cittadina circondata da colline, e qui sviluppò l’amore per la natura. Visse nella casa di famiglia sino alla sua morte, avvenuta nel 1863. La casa era un punto di incontro per personaggi di ogni rango e cultura e fu un ambiente sicuramente stimolante per la sua formazione letteraria.
Non si sposò, ma si innamorò; la sua vita trascorse tendenzialmente solitaria per scelta. Numerose invece furono le sue corrispondenze epistolari a familiari, amici e conoscenti.
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