Cosa dicono di noi
Un saluto a chi desidera entrare nel mondo “Quaranta+”
ll sito è dedicato alle donne che stanno per raggiungere o hanno superato i 40 anni di età ma non intende escludere interventi provenienti da un pubblico femminile più giovane, nè tantomeno è precluso alle voci provenienti dal mondo maschile….[leggi il post completo]
ContinuaLa socializzazione nel cane cucciolo
A cura del Dott. Bartolomeo Borgarello
www.clinicaborgarello.it
La socializzazione è una fase fondamentale della vita del cucciolo: dalla nascita fino a fino alle 8 settimane di vita, stando con i fratelli e con la mamma, impara a rapportarsi e a comunicare con i propri simili in modo equilibrato. Il momento più critico per la socializzazione è tra le 4 e le 16 settimane di vita.
Dal momento che entra in famiglia il compito spetta a voi. Far socializzare il vostro cucciolo significa esporlo al maggior numero di stimoli possibili, assicurandosi che le esperienze siano positive; in questo modo il cane si abituerà a tutto ciò che lo circonda e imparerà a non averne timore. E’ importante partire da ambienti tranquilli e poco rumorosi in cui il cucciolo possa sentirsi sicuro, per poi spostarsi gradualmente in luoghi più affollati, trafficati e rumorosi.
ContinuaLa Bagarre di Erika Di Crescenzo
La Bagarre
Di e con: Erika Di Crescenzo
Coproduzione: Inside/Off – Cie La Bagarre – Centro Daiva Jyoti
Il corpo della danzatrice incontra lo strumento musicale tracciando insieme un unico segno
corpo-sonoro.
LA BAGARRE: mélange italo-francese tra blague (scherzo) e guerre (guerra).!
Le botte da orbi in un clima da festa. Il macabro, il mortifero, il livido, la macchia, il pallore
del chiaro di luna, il Pierrot.
La ricerca coreografica muove da due intuizioni: la malinconia ed il lavoro corpo a corpo con
lo strumento musicale.
ContinuaI concerti del passato: i Genesis a Parigi nel 2007
Genesis, Parigi, Parc des Princes, 30 giugno 2007
di Marco Ledda
Il tempio del football parigino. Questa sera, però, non siamo qui per ricordare le giocate di Kopa e Fontane, eroi pallonai transalpini del lontano passato, ma per un altro rito della memoria, che, speriamo, possa, ancora per una sera, far vibrare le corde della nostra anima.
Quando, nell’autunno del 2006, si iniziò a parlare di una possibile reunion dei Genesis, anche se solo per un tour, si parlò di un incontro avvenuto tra i cinque musicisti della formazione classica degli anni ’70: Peter Gabriel, Mike Rutherford, Tony Banks, Phil Collins e Steve Hackett.
Poi, come da facile pronostico, Peter Gabriel si tirò indietro, pare per impegni improrogabili.
Al che non restò in piedi che il progetto di resuscitare l’altrettanto classica formazione anni ’80, con il risultato che a farne le spese fu il buon Hackett, che di questa, a suo tempo, aveva ormai smesso di far parte, e quindi giubilato dal progetto nonostante avesse dato una sua disponibilità.
Subentrarono pertanto i due gregari, mai ufficialmente Genesis a tempo pieno ma soltanto coinvolti on stage, il bassista e chitarrista Daryl Stuermer e il batterista ex Weather Report Chester Thompson.
Il risultato: una ventina di date tra Usa ed Europa, con l’immancabile merchandising, CD live e DVD del tour, tutto ciò che, insomma, potesse servire a rinverdire il mito e a, perché no, rimpinguare le tasche dei nostri eroi.
Rimaneva la curiosità di capire il senso di tutto questo: attualità o nostalgia del com’eravamo?
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