METTERE SOTTO VETRO
Settembre è il mese del rientro dalle vacanze, del lento ritorno ai ritmi quotidiani, ma anche il mese delle Conserve.
Conservare è un’usanza che si è quasi completamente persa, ma c’è chi non si limita ai prodotti finiti in commercio e vuole mantenere e diffondere alcune tradizioni della cultura locale. Infatti il pensiero ci riporta a tempi remoti in cui le nostre nonne, zie o vicine di casa “mettevano via” provviste per l’inverno.
Fare una preparazione da mangiare in inverno è come voler trasportare avanti nel tempo qualcosa che in quella stagione non c’è più. È come spostare nel futuro un frutto colto nel passato, assaporandolo dopo.
Ogni persona che fa una conserva, un antipasto o anche una marmellata, si ispira a una ricetta di famiglia, anche tramandata da generazioni. Ecco qui la dimensione temporale del ricordo e dell’omaggio alla persona, attraverso il gusto.
Ispirarsi a una ricetta ha comunque in Sé qualcosa di creativo, perché il prodotto finale non è mai uguale all’originale e non è mai lo stesso nel tempo. Propongo qui la mia ricetta di antipasto piemontese, tramandatami da una mia lontana parente e che io ogni anno ripropongo sempre ai miei ospiti.
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