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MATRIMONI E SEPARAZIONI

E’ SABATO: CIELO GRIGIO E FAMIGLIA COSI’ COSI’..
Iniziamo bene il weekend. Arrivano pioggia e freddo e l’istat ci dice che i matrimoni sono in crisi. Aumentano, di molto, le separazioni (raddoppiate rispetto al 1995, triplicate rispetto al 1975). Fate colazione, guardate negli occhi il vostro lui-lei e cercate di recuperare.

Non si sa mai… Sotto l’articolo.

Il Fatto Quotidiano
DATI ISTAT: BOOM DI SEPARAZIONI, I MATRIMONI DURANO, IN MEDIA, 15 ANNI

Gli ultimi dati, riferiti al 2010, segnalano che le separazioni sono state 88.191 e i divorzi 54.160, con un aumento delle prime, rispetto all’anno precedente, del 2,6% e un leggero decremento dei divorzi dello 0,5%Una fotografia che raffigura il cambiamento radicale della base della società del nostro Paese. E’ quella fatta dall’Istat sulla situazione della famiglia italiana, che secondo i rilevamenti è sempre più in crisi.A leggere lo studio della società di statistica, infatti, continua il trend di crescita di separazioni e divorzi anche se, nell’85,5%, ci si divide consensualmente. In media, secondo l’Istat, un matrimonio dura 15 anni, mentre restano alti i tassi di separazione che riguardano, in media, il 30% dei matrimoni. Se nel 1995 per ogni mille matrimoni erano 158 le separazioni e 80 i divorzi, nel 2010 si è arrivati a 307 separazioni e 182 divorzi.
Gli ultimi dati, riferiti al 2010, segnalano che le separazioni sono state 88.191 e i divorzi 54.160, con un aumento delle prime, rispetto all’anno precedente, del 2,6% e un leggero decremento deidivorzi dello 0,5%. L’età media di chi si separa è 45 anni per i mariti e 42 per le mogli, che in caso di divorzio raggiunge, rispettivamente 47 e 44 anni. Inoltre il 68,7% delle separazioni e il 58,5% dei divorzi ha riguardato coppie con figli, il cui affido, nell’89,8% dei casi, è stato condiviso.La litigiosità tra i coniugi risulta più alta al Sud, dove le separazioni giudiziali (in media 14,5%) raggiungono il 21,5%. E’ invece del 20,7% nel caso in cui entrambi i coniugi abbiano un basso livello di istruzione. Nel 20,6% delle separazioni è previsto un assegno mensile per il coniuge che nel 98% dei casi è corrisposto dal marito alla moglie.L’importo medio è più elevato al nord (520 euro) che nel resto del Paese (447,4). Nel 56,2% dei casi la casa è assegnata alla moglie, nel 21,5% al marito mentre nel 19,8% dei casi gli ex coniugi vanno ad abitare in case autonome e distinte diverse da quella coniugale.Entrando nello specifico dei dati, invece, è boom di separazioni tra gli ultrasessantenni. Negli ultimi dieci anni, secondo l’Istat, gli uomini che decidono di vivere una seconda giovinezza affettiva sono raddoppiati: le separazioni che riguardano ultrasessantenni sono passate da 4.247 a 8.726.Dunque nel 2010 quasi il 10% degli uomini oltre i sessanta anni si è separato a fronte di un 6,4% di donne della stessa età. In generale l’Istat rileva un forte aumento dell’instabilità della coppia che ha portato, dal 1975 ad oggi, a una triplicazione dei matrimoni falliti. E la tendenza è che la vita di un’unione dura sempre di meno.

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Un Commento

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