Lo spirito della fioritura: il Tempo, il Rimpianto e l’Amore.
Da Il Giardiniere di Rabindranath Tagore
La Natura pervade i canti di Tagore, soprattutto quando il poeta scrive sull’amore. Una natura amica,vitale e consolatrice che accompagna i sentimenti del poeta e lo invita in uno scambio di immagini ed emozioni.
In questa poesia, incentrata sullo scorrere del tempo, con parole semplici ma efficaci Tagore descrive il rimpianto che muore, per dar vita ad un nuovo amore.
Tu mi lasciasti andando per la tua via.
Pensai che t’avrei pianto e conservato
la tua solitaria immagine nel mio cuore,
scolpita in una dorata canzone.
Ma, ahimè, il tempo fugge….
La gioventù passa presto, i giorni di primavera
trascorrono rapidi; i fragili fiori muoiono in un soffio
e il saggio m’avverte che la vita non è
che una goccia di rugiada su una foglia di loto.
Dovrei trascurare tutto questo, ricordando
solo quella che m’ha abbandonato?
Sarebbe assurdo ed inutile, perché il tempo fugge.
Venite, allora, mie notti piovose, con rapidi
piccoli passi; sorridi, mio autunno d’oro; vieni
spensierato aprile, datemi vostri baci.
Tu vieni, e tu, e anche tu!
Amori miei, sapete che siamo mortali!
Non sarebbe follia spezzare il mio cuore
per una persona che mi toglie il suo? Il tempo fugge.
E’ dolce sedersi in un angolo e scrivere
in rima che tu sei il mio mondo.
E’ eroico alimentare il proprio dolore
e rifiutare ogni conforto.
Ma un viso fresco mi guarda dal limitare della porta
e fissa i suoi occhi nei miei.
(da La Poesia della Natura, Rabindranath Tagore. Antologia a cura di Brunilde Neroni, 2005 Ugo Guanda Editore)
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