Concerto di Franco Battiato a Monza, 18 Luglio 2012
di Daniela
E’ piacevole scrivere di Battiato, su Battiato e il mondo delle sue canzoni.
Evocatore di atmosfere mistiche, di attualità socio-politica, di struggenti e nostalgiche reinterpretazioni amorose, autore prolifico, poeta e ricercatore in viaggio per terre del passato.
Tutto questo è Franco Battiato, e tutto trasmette nei suoi concerti, con quell’aria al contempo fragile ma ancora potente di vitalità. Lui si dà al suo pubblico e questo si avverte.
L’occasione è il concerto di Monza, il 18 luglio allo stadio Brianteo.
L’orchestra Filarmonica Arturo Toscanini lo accompagna, lo abbraccia e circonda il suo canto senza mai prevaricare la voce, a momenti timida. Tenerissimo quando non si ricorda le parole… Altri musicisti con lui: Davide Ferrario alle chitarre, Lorenzo Poli al basso e Angelo Privitera alle tastiere.
Inizia quasi sussurrando con Oceano di silenzio.
Concerto ricco di brani, nessuna pausa.
Ovazioni e tutti in piedi sulle note di Voglio vederti danzare.
Artista prolifico, ha abbracciato tutti i temi esistenziali e sociali.
Ha proposto in successione due brani, uno del passato – Povera patria- l’altro più recente – Inneres auge- che ancora rappresentano la realtà italiana.
Atmosfera quasi commovente quando ha cantato La cura, che forse non tutti sanno essere un brano scritto e rivolto a se stesso. Ma forse il Maestro nella sua grandezza perdona chi la interpreta come una favolosa canzone d’amore a due.
Meno brani dell’epoca iniziale, più cover tratte dai tre Fleurs, tutte canzoni d’amore.
Canta seduto, ma si alza per muoversi a tempo di danza sulle note di Shock in My Town e Up Patriots to Arms.
Propone Prospettiva Nevski, I Treni di Tozeur, Cafè de la Paix, Strade dell’Est, Il Re del Mondo, Tutto l’universo obbedisce all’Amore – brano che a suo tempo ha anche registrato con la voce di Carmen Consoli – Tra sesso e castità, Le Sacre Sinfonie
Gli Uccelli viene cantata col pubblico, Summer on a solitary beach è cantata e ballata da tutti.
Stranizza d’Amuri è già più difficile, ma lui la dedica ai siciliani presenti e la fa accettare.
E quando dal pubblico, alla fine di uno degli interminabili applausi, un ragazzo gli grida “Bravo! Sei unico!” lui risponde, girandosi si se stesso, “Sono d’accordo”
Termina con E ti vengo a cercare.
Rimaniamo in attesa di un’altra magia.