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I MARITI DELLE ALTRE

Guia Soncini, penna caustica, si occupa del tradimento delle donne nel suo ultimo libro. La sua casa editrice (Rizzoli) lo presenta così. “C’era una volta il sano adulterio – dice l’autrice”. C’erano le scuse balorde tipo “vado alle Maldive con Claudio”, gli “svergognata” mormorati dalle beghine sotto i portici. Ora non più. Nel frattempo ci sono state la “ragazza con la pistola” Monica Vitti e Mrs Robinson nel Laureato, l’eterna quasi-tradita Melania Hamilton di Via col vento e l’emblema della “cornuta consolatoria” Hillary Clinton, le anacronistiche segretarie di Mad Men e l’amante redenta Camilla Parker Bowles.

“OGGI A TRADIRE SONO SOPRATTUTTO LE DONNE – aggiunge Guia – E L’ETERNO TRIANGOLO SI E’ SFASCIATO”. Lui si limita a rimorchiare su Facebook sconosciute con le quali non combinerà mai niente, Lei ha imparato a rendersi irreperibile per un paio d’ore truccando le notifiche dell’iPhone, e l’Altra ha smesso da anni di fingersi affranta in attesa di fianco al telefono. Com’è successo tutto questo? All’improvviso, come sempre accade: “Le cose cambiano di schianto. Un attimo prima sei lì che fai la vittima dei condizionamenti sociali e del grande amore infelice, un attimo dopo sei Ugo Tognazzi”.

In questo libro duro e singolarmente nostalgico, ad alto potenziale di immedesimazione, Guia Soncini guida il lettore in un crescendo che alterna pietre miliari letterarie, cinematografiche e musicali con storie disgraziatamente accadute di casalinghe borghesi in crisi, fidanzati illusi, intellettuali raffinatamente “cornuti”. Alla spietata fenomenologia di vecchi e nuovi tic, materassi e aspirabriciole, che la conferma acuta osservatrice dei costumi, intreccia una vena ferocemente autobiografica che la rivela grande narratrice, capace di distillare con partecipazione mai indulgente l’amaro nettare delle nostre relazioni.

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