Presentazione della sezione Cardiologia
E’ difficile avere una visione globale del paziente: i vari specialisti guardano il loro pezzettino e il Medico di Medicina Generale fa decisamente spesso fatica a riunire il puzzle.
D’ altro canto, studi epidemiologici hanno dimostrato come la mortalita’ e la morbilita’ delle malattie cardiovascolari sia pesante nella popolazione generale soprattutto con l’ avanzare dell’eta’.
Da considerare inoltre che la maggior parte degli studi clinici sono stati fatti su pazienti maschi e solo una piccola parte non significativa di donne era coinvolta.
Questo finalmente ai giorni nostri ha posto il dubbio che possa esserci una medicina di genere e che non sempre una terapia medica standard vada bene per entrambi i sessi, che sia necessario modulare come si modula ad esempio il dosaggio dei farmaci in un anziano o in un bambino.
La “tailored therapy” quindi e’ il fine che dobbiamo raggiungere come medici per la nostra paziente, terapia individuale come un abito cucito da un sarto sulla persona, diverso da soggetto a soggetto.
Quindi ogni paziente ha un suo profilo di rischio e in base a questo si stabilisce una via di cura se necessario e non sempre con la terapia medica, ma con modifiche dello stile di vita che spesso ci costano fatica, ma se riusciamo a farle diventare una abitudine senza che sia una sofferenza o un’ imposizione allora diventeranno vedrete indispensabili.
In questa rubrica parlero’ di rischio cardiovascolare globale, di come calcolarlo, di come valutarlo, dei fari fattori di rischio cardiovascolari, di cos’e’ una prevenzione primaria, della terapia cardiovascolare essenziale e quando questa sia necessaria, della prevenzione secondaria fino ad arrivare a come gestire malattie croniche complesse come lo scompenso cardiaco.
Tutto questo non solo per informazione ma anche per formazione.
Il momento piu’ bello, almeno secondo me, e’ quando un paziente mi ringrazia, ma direi sono ancora piu’ contenta quando un paziente riesce a gestire il suo problema senza panico, senza ansia, perche’ io gli ho insegnato a imboccare le vie di fuga.
A presto
Lidia Brero