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Alcolismo e Tabagismo

Dott.ssa Anna Brignolo

Ho pensato di trattare insieme queste due dipendenze, in quanto sia l’Alcol che il Tabacco sono sostanze legali e non esistono al momento particolari limiti al commercio o alla vendita di questi prodotti, divieti o sanzioni per il loro uso smodato. A differenza delle sostanze illegali, sia l’Alcol che il Tabacco vengono sempre più usate dai giovanissimi, anche minori di 18 anni, senza alcun controllo da parte delle istituzioni e dalla società, con ricadute talora gravissime su loro stessi e nel mondo circostante. Da un  recente articolo scientifico sull’Alcol(1), si stima che l’Italia detiene il primato per il più precoce contatto con la sostanza, 12,5 anni verso i 14,6 anni della media europea. Le conseguenze a livello fisico sono enormi e, a seguire, le principali: progressiva distruzione delle cellule epatiche, indispensabili nei delicati processi digestivi, lesioni pre-cancerose buccali e delle prime vie aeree superiori e un lento ma inesorabile declino cognitivo. L’alcol rappresenta tuttora la prima causa di morte per incidenti stradali dei giovani entro i 30 anni. In questi ultimi anni diverse regioni Italiane si sono mosse, seppur separatamente, con progetti di prevenzione, volti a ridurre il consumo alcolico tra i giovani. Alcuni locali si sono impegnati a non vendere bevande alcoliche dopo mezzanotte, volontari hanno somministrato gratuitamente l’Alcol-Test alle persone fuori dai locali notturni, altri si sono mossi con progetti di prevenzione comunali, attraverso propaganda in fiere e feste di paese. Ritengo che tutte queste iniziative siano molto valide per sensibilizzare tutta la popolazione verso il problema Alcol e non solo i possibili bevitori, in modo sia da ridurre la stigmatizzazione del singolo, come soggetto colpevole, che infondere un atteggiamento di comprensione e di prevenzione collettiva verso il problema Alcol.

 

È ormai risaputo che il limite legale di alcolemia (concentrazione di alcol nel sangue) durante la guida non deve superare il valore di 0,5 grammi per litro. Questo indice viene raggiunto più facilmente di quanto si creda! Bastano due bicchieri di vino a pasto per avere successivamente un tasso di alcol nel sangue superiore a tale valore! Sicuramente vi sono variazioni individuali e tra i generi maschile e femminile. In questo ultimo caso bastano un numero inferiore di bicchieri di alcol sotto varie forme (es. aperitivi, birra, gin-tonic) per superare tale valore. La guida in stato di ebrezza, oltre che essere un pericolo per sé e per gli altri, comporta severe sanzioni, oltre alla sospensione della patente per il periodo di tempo determinato.

Il percorso di disintossicazione dall’Alcol è lento e graduale, necessita di un trattamento a livello sanitario di tipo multidisciplinare.

 

Il fumo di tabacco o meglio la dipendenza da nicotina, che si insinua in maniera insidiosa nel corso degli anni e che progressivamente scappa al proprio controllo senza preavviso, sta avendo un crescente interesse tra gli studiosi del settore. È stato recentemente chiarito che la dipendenza da nicotina, in tutte le sue forme (sigarette, sigari, pipa, tabacco in foglie), è una MALATTIA CRONICA RECIDIVANTE e, al pari di altre patologie croniche, necessita di un approccio serio e tempestivo. Il vantaggio rispetto alla dipendenza da Alcol è che, in questo ultimo caso il trattamento corretto dura un breve periodo di tempo. In tempi rapidi, sicuramente con una buona motivazione, si ottengono ottimi risultati! Le conseguenze derivanti dalla  combustione della nicotina si manifestano soprattutto a livello del corpo. Essa colpisce in diversa misura quasi tutti i sistemi e organi con conseguenze gravi e talora anche morte.  Gli apparati cardiovascolare, polmonare, genito-urinario, ginecologico, otorinolaringoiatrico, i sistemi linfatico, emopoietico, riproduttivo ne sono coinvolti con processi infiammatori nelle fasi iniziali e successivamente con lesioni pre-cancerose e cancerose. A livello psichico, i sintomi si presentano solo dopo la sospensione, se brusca, e mimano stati ansiosi con tremori, somatizzazioni diffuse, ma soprattutto insonnia.

In Italia, parallelamente alla crescita di interesse e allo studio della dipendenza da fumo di tabacco, si stanno diffondendo Centri Antifumo, sia privati che collegati alla Sanità, volti  alla cura e al trattamento dei soggetti fumatori. Come sopra riportato, la disassuefazione dal fumo di tabacco è un processo rapido e i risultati a un anno dal termine del trattamento sono molto promettenti. D’altro canto, chi tenta una cessazione autonoma dal fumo, sovente ricade entro l’anno. Coloro che non riprendono a fumare, spesso passano a una dipendenza in altri settori, come l’alimentazione, aumentando il loro introito calorico o riducendo il movimento o entrambe. Questo depone per un approccio alla dipendenza serio e sistematico e, anche se la sostanza inalata o assunta è legale, è necessario trovare un luogo e uno spazio di ascolto professionalmente adatto e mirato a questo tipo di problemi.

 

 

Riferimento bibliografico:

Alcologia N. 11 – Settembre 2011, (pp. 28-33).

 

 

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